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Bolivia-Colpo di Stato, Morales dimissionario e ricercato

Escalation inquietante della destabilizzazione in Bolivia.

Dopo l’esplosione delle contestazioni per presunte irregolarità nel voto presidenziale del 20 ottobre, precipitate nelle famigerate Guarimbas con il corollario di violenza gratuita, razzismo e misoginia che da sempre caratterizzano le opposizioni della destra venezuelana, in queste ore il presidente eletto Morales ha rassegnato le proprie dimissioni, divenendo poi oggetto di un mandato d’arresto (non è chiaro da quale autorità sia stato spiccato nella condizione attuale di evidente vuoto di potere istituzionale).

Il gesto di Morales è il punto d’arrivo di un’escalation vertiginosa consumatasi negli ultimi giorni, dove alle rivolte delle destre bianche e latifondiste impiantate a Santa Cruz, si è sommato l’ammutinamento di larghe porzioni di forze dell’ordine e successivamente dell’esercito, che per bocca del generale Williams Carlos Kaliman Romero ha “chiesto” a Morales di dimettersi.

 

Sul canovaccio del più classico dei colpi di stato, sono dunque svaniti anche i tentativi di ricomposizione del contesto nazionale tentati da Morales, che dopo aver accettato la verifica dei risultati elettorali del 20 ottobre da parte dell’OSA, aveva anche recepito il consiglio di quest’ultima di ripetere le elezioni

Evidentemente, la riapertura del confronto politico fin dall’inizio non era un’opzione considerata dalle destre, la cui strategia è risultata ben più eversiva di quella suggerita dalla stessa OSA, che nel merito ha precedenti quanto mai di peso nella propria storia, il Venezuela bolivariano ne sa qualcosa…

 

In queste ore, e da questa parte di mondo è molto difficile ipotizzare come evolverà la situazione, sia perché un epilogo come quello cui stiamo assistendo era inatteso in uno scenario latino americano che stava registrando un’inversione di marcia (con le rivolte ecuadoriane e cilene, la vittoria del peronismo kirchnerista in Argentina, la scarcerazione di Lula in Brasile) rispetto al dilagare della destra liberista degli anni recenti, sia perché i sostenitori di Morales, in questi giorni, si sono comunque mobilitati in suo sostegno e nonostante il livello di violenza imposto dalla destra non è scontato che decidano mestamente di tornare al proprio posto.

Da parte nostra, stiamo lavorando per momenti e azioni di solidarietà verso tutti i boliviani che, sostenendo Morales e le sue politiche, hanno conquistato una dignità umana e materiale mai conosciuta nella storia del paese andino. Come stiamo facendo per il Cile, sosteniamo la mobilitazione anche per il popolo boliviano e per Evo Morales.

Collettivo Comunista Genova City Strike