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2 Dicembre: i sindacati di base proclamano lo sciopero generale

Non solo elezioni. I sindacati di base, in maniera unitaria hanno proclamato lo sciopero generale per venerdì 2 dicembre. La destra economica e sociale, quella al governo e quella all’opposizione si combatte con la lotta di classe. Nelle prossime settimane, saremo impegnati con altri compagni e compagne nella preparazione dello sciopero di cui forniremo i materiali. Dipende solo da noi. Di seguito il comunicato dei sindacati

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Venerdì 2 Dicembre 2022 tutte le organizzazioni del sindacalismo di base italiane hanno proclamato lo sciopero generale intercategoriale nazionale. Sono interessati tutti i settori pubblici e privati, dalla sanità alla scuola, dalle fabbriche ai trasporti.

Lo sciopero è proclamato PER:
-Rinnovo dei contratti e aumento dei salari con adeguamento automatico al costo della vita e con recupero dell’inflazione reale.
-Introduzione per legge del salario minimo di 12 euro l’ora.
-Cancellazione degli aumenti delle tariffe dei servizi ed energia, congelamento e calmiere dei prezzi dei beni primari e dei combustibili, incameramento degli extra-ricavi maturati dalle imprese petrolifere, di gas e carburanti.
-Riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario.
-Blocco delle spese militari e dell’invio di armi in Ucraina, nonché investimenti economici per la scuola, per la sanità pubblica, per i trasporti, per il salario garantito per disoccupati e sottoccupati.
-Rilancio di un nuovo piano strutturale di edilizia residenziale pubblica che preveda anche il riuso del patrimonio pubblico attualmente in disuso, a beneficio dei settori popolari e dei lavoratori.
-Fermare le stragi di lavoratori, introdurre il reato di omicidio sul lavoro.
-Fermare la controriforma della scuola e cancellare l’alternanza scuola-lavoro e gli stage gestiti dai centri di formazione professionale pubblici e privati.
-Difesa del diritto di sciopero. Riconoscimento a tutte le OO.SS. di base dei diritti minimi e dell’agibilità sindacale in tutti i luoghi di lavoro.
-Introdurre una nuova politica energetica che utilizzi le fonti rinnovabili, senza ricorrere a nucleare e rigassificatori.
-L’aumento delle risorse a favore dell’autodeterminazione, la tutela della salute delle donne e per combattere discriminazioni, oppressione nel lavoro, nella famiglia e nella società.
CONTRO:
-Le privatizzazioni e il sistema di appalti/subappalti rafforzati dal DDL Concorrenza, che attaccano gli interessi collettivi a vantaggio di imprese e speculatori.
-L’Autonomia Differenziata che disgrega il paese e allarga le differenze sociali tra territori.
-La guerra e l’economia di guerra, vera sciagura umana e sociale per i popoli ed i lavoratori.

ADL VARESE; CIB-UNICOBAS; COBAS SARDEGNA; CONFEDERAZIONE COBAS; CUB; SGB; SICOBAS; USB; USI-CIT