Impressioni da Amatrice

bsa-emilia-slideFossi partito per la gloria sarei deluso, stanco, rovinato dall’umido e tornato senza un trofeo.
Fossi partito per una vacanza avrei calcolato tutto.
Avessi immaginato cosa avrei visto e vissuto sarei partito con un altro bagaglio e mi sarei preparato diversamente.

Ho portato dei pantaloncini così leggeri che essi stessi hanno avuto paura di uscire dalla borsa. Non avevo capito un cazzo ed avevo talmente sbagliato i pronostici che la prima lacrima è scesa in meno di 24 ore.
Sono partito con un grande uomo, quello sì, in questo non ho sbagliato.
Al nostro arrivo allo SPAZIO SOLIDALE AMATRICE erano tutti infreddoliti e stanchi.

Siamo stati accolti in una cucina allestita all’interno di un mix di gazebo e tende da famiglia Brambilla in vacanza.
Eravamo partiti con 30 gradi sotto la Lanterna e siamo arrivati nel fango di Amatrice al freddo e all’umido.
Ad aspettarci, facce stanche, scarpe sporche, movimenti rallentati, ma soprattutto menti fresche ed occhi pieni di amore.
Non tutti erano svegli ad aspettarci, ma non mi è minimamente passato per la mente di giudicare, pareva ovvio guardando le condizioni dei reduci che la vita al campo fosse dura.
Un veloce riassunto della situazione, il punto sul giorno seguente, una grappa e buona notte.
“Organizzati i ragazzi”, “Belli quadrati” penso tra me e me.
Ore 7 inizio attività.
La macchina parte, ogni suo componente è in funzione, nessuno batte la fiacca o attende ordini, la macchina è una macchina da corsa.
Non è ancora caldo il sole che tutti già si danno da fare e mi accorgo presto di essere nel posto giusto.
Sono belli i miei compagni, belli come la vita, forti come dei tori.
E che donne! Pronte, attente, inarrestabili.
Sono giovani i miei compagni, uomini e donne a cui vorresti raccontare la vita ma non puoi perché sono loro la vita.
La loro preparazione, la loro tenacia sono imbarazzanti, da loro posso solo imparare.
Non ero partito per fare l’eroe ed in verità non avevo capito benissimo cosa avrei fatto, sapevo soltanto che qualcuno aveva bisogno d’aiuto e che dei compagni avevano inoltrato una “chiamata volontari”.
Eccoci, io e quel grande uomo con cui sono partito.
Allo SPAZIO SOLIDALE AMATRICE c’è un magazzino in cui stocchiamo gli aiuti provenienti da ogni dove.
È un magazzino con un cuore perché là dentro non si lavora, ci si vive emozioni grandissime, si offre un aiuto, si comunica tacendo.
Non è assistenzialismo quello che si fa laggiù, è un atto d’amore, è un  gesto politico.
In quel magazzino vengono coloro che resistono, vengono quelli che non accettano di finire in un campo costretti da uno schema che non è vita.
Allo SPAZIO SOLIDALE AMATRICE lavorano i volontari delle B.S.A. e di SCOSSA SOLIDALE nell’intento di alimentare e vestire la dignità di chi resiste e non vuole arrendersi.
Resistere a cosa? Resistere ad un terremoto non si può di certo, ma resistere alle istituzioni che ti vorrebbero arrendevole, inerme e deportabile sì, quello sì, ed in molti lo fanno.
Lo SPAZIO SOLIDALE AMATRICE ridistribuisce al popolo beni del popolo. Chiunque sia stato abbandonato alla sua sorte, dimenticato in una tenda o in una roulotte di frontealle macerie di casa, sa dove andare, sa dove sarà sempre ben accolto.
Lo SPAZIO SOLIDALE AMATRICE è un numero di telefono, se non riesci a venire tu, veniamo NOI.
Lo SPAZIO SOLIDALE AMATRICE è lo spazio che non ci si è presi ma si è RESTITUITO agli Amatriciani, posto nel quale possono condividere emozioni, godersi un caffè, cenare e ricostruire un futuro che altri vorrebbero altrove.
Questa esperienza mi ha dato tanto, impossibile rendere l’idea del bagaglio con cui son tornato.
Ho consolidato un rapporto vecchio di dieci anni di lotte sul posto di lavoro.
Ho capito concretamente l’importanza delle fatiche dei miei compagni che negli anni hanno lavorato con compagni di tutta Italia.
Ho conosciuto compagni nuovi che so saranno sempre al mio fianco.
Ho avuto prova della forza che possa dare amare la propria terra.
Oggi so cosa vuol dire NOI.
UNITI SIAMO TUTTO,
DIVISI SIAM CANAGLIA.
AVANTI B.S.A.!
Davide “Smangio” Mangini per Genova City Strike