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Capitolo 1: filosofia e metodo nel Capitale di Marx

Corso di formazione su Capitale e Lavoro Salariato

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Capitolo 1) Filosofia e metodo

 

Sezione 1) Il metodo dialettico

Marx fu tante cose insieme. Studente, giornalista, attivista politico, filosofo ed economista. In generale è possibile distinguere cronologicamente le varie fasi in cui si precisa il suo pensiero sulla società. Negli studi filosofici, Marx compie un percorso che parte dalla critica verso il proprio contesto di provenienza, quello dei cosiddetti giovani hegeliani. Prendendo le distanze da una concezione idealista e introducendo gli elementi del proprio pensiero, che troveranno forma compiuta nei libri del Capitale. Ovviamente, la formazione e la visione filosofica di Marx determina la struttura dello studio del Capitale. Dove trova sintesi l’abbandono delle ideologie idealiste e si precisa il concetto di materialismo. L’applicazione di tale metodo non riguarderà solo lo studio dell’economia ma si allarga a uno sguardo storico (materialismo storico) e alle scienze naturali (dialettica della natura).

L’analisi parte sempre da una analisi del contesto per capire come potrà evolvere. Nel pensiero dialettico la realtà è in continuo movimento. Questo movimento crea una contraddizione la quale genera a sua volta una lotta tra le possibilità per il superamento della stessa. In sostanza una lotta in cui una sintesi (caratteristica della società in un dato momento) genera una antitesi basata sulle contraddizioni in essere che evolverà in nuova sintesi e relative nuove contraddizioni. Nello studio dei sistemi economici Marx non può quindi che partire dall’analisi storica occupandosi innanzitutto del passaggio che partendo dall’economia di tipo primitivo evolve in una sintesi in cui domina l’economia mercantile fino all’avvento del capitalismo. Ogni modo di produzione e scambio viene analizzato ,mettendo in evidenza le contraddizioni che emergono e quali sintesi tende a superare la contraddizione creandone altre. In tale senso, il capitalismo supera il modo di produzione che lo precede ma crea nuove fratture che dovranno farlo evolvere verso un nuovo tipo di società. Per gli uomini che si trovano ad agire in un preciso contesto, tali contraddizioni in realtà non sono evidenti e del movimento incessante della realtà non vengono colti gli aspetti che, al contrario, l’analisi prova ad evidenziare.

Nella lotta per superare le contraddizioni relative alle varie epoche, la sintesi che ne risulta non deriva meccanicamente da un superamento delle precedenti contraddizioni ma è influenzata dalle azioni dei soggetti sociali in campo. La storia è quindi storia di lotte di classe. L’elemento cosciente che Marx introduce è quindi uno stimolo, un ausilio di conoscenza della struttura della società ma contemporaneamente contiene più di una avvertenza.

Stimolo in quanto evidenziando i meccanismi di sfruttamento e diseguaglianza invita alla lotta per superarli, ausilio di conoscenza in quanto la conoscenza della struttura, delle sue contraddizioni e del modo in cui potrà evolvere rende il proletariato cosciente del suo compito immediato e storico, avvertenza in quanto mette al riparo dalle idee che dipingono società immobili, che determinano valori e gerarchie immutabili.

Sezione 2) L’astrazione

Astrazione significa scegliere una parte dell’intero oggetto di studio in modo da avere una buona approssimazione della totalità in oggetto

Con tale concetto Marx intendeva la necessità di cogliere l’essenza, cioè l’elemento fondamentale dell’oggetto dello studio. Tale concetto richiede ovviamente una verifica iniziale e finale. Va cioè compreso se l’astrazione, pur rappresentando una parte, è in grado di cogliere, con un buon grado di approssimazione, la totalità del problema in oggetto.

Sezione 3) Il feticismo della merceticismo della merce: ciò che viene occultato è che si tratta del risultato di un lavoro umano

Ciò che è occultato, in una merce qualsiasi, è che si tratta del risultato del lavoro umano. Lavoro cristallizzato in quel determinato prodotto, rale o virtuale che sia

Nella sua analisi del modo di produzione Marx sceglie di astrarre il problema scegliendo la merce, considerata come l’elemento fondamentale di una società basata sulla produzione. Per Marx quindi la merce è l’oggetto, almeno iniziale di studio, il capitalismo è quindi un sistema produttore di merci.

Qui si introduce il concetto di “feticismo della merce”. Nell’oggetto di studio, Marx cerca di isolarne la caratteristica principale che viene nascosta. Una merce infatti è soprattutto il risultato del lavoro umano. La caratteristica intrinseca della merce è quindi legata al “lavoro cristallizzato” al suo interno. La natura di questo lavoro è sostanzialmente ciò che varia nello sviluppo storico dei modi di produzione.